Ieri mi è capitata una cosa rara: ho fatto e mangiato uno dei miei dolci,e posso ritenermi quasi del tutto soddisfatta. Per una della Vergine come me è cosa rara! (non credo molto a stelle e oroscopi, ma l'estrema pignoleria, insoddisfazione e ipercriticità nei propri confronti che dicono tipica del mio segno trova un deciso riscontro..per quanto riguarda l'ordine,ehm ehm,lasciamo stare;)
Si tratta di una sacher fatta per un tè con le amiche, rimaste tutte in estasi...sì,decisamente soddisfatta del risultato,tanto da non avere nessuna foto a documentarle,accidenti!
Rimedierò al più presto con una nuova torta;)
Ma rimanendo in tema di foto volevo solo segnalarvi una cosa; partecipo ad un concorso indetto dalla Leica. Per i primi 24 classificati c'è la possibilità di utilizzare uno di questi capolavori del mondo fotografico per realizzare un reportage in trentasei foto sulla propria città. Un'esperienza unica ed entusiasmante!
Per questo vi lascio il link della mia galleria sul sito ,e intanto ringrazio chi fosse incuriosito a darci un'occhiata, e ancor di più a chi,se le trovasse meritevoli,lasci un suo like!(si trova sulla pagina,in alto a sinistra)
Galleria di Giovanna Garbo
A presto!
Briciole di dolcezza
venerdì 23 settembre 2011
lunedì 19 settembre 2011
Torta tiramisù
Dopo una lunga assenza per motivi universitari e di lavoro, e poi perchè troppo impegnata a volermi godere le vere vacanze (avevo da dare un esame di Storia dell'architettura a cui tenevo particolarmente,e mi sono dedicata a lui per gran parte dell'estate,ma ne è valsa la pena :) ...eccomi ritornata. A dire il vero è stato il commento di Marinella a darmi una svegliata, mi ha fatto proprio piacere!:)
Cucinare ho cucinato,ma niente che ritenessi così sconvolgentemente interessante da postare in questo mese e mezzo (ehm ehm) di assenza.
Si dà il caso però che sabato sentissi l'impellente necessità di un tiramisù,che mantenesse lo stesso sapore (caffè e mascarpone,abbinamento paradisiaco!) ma in un formato insolito (almeno per i miei standard;).
Ecco quindi la mia Torta Tiramisù: niente di così sconvolgentemente interessante,ma il gusto,beh,quello sì degno di nota;)
Un dolce regalo che mi sono fatta in anticipo, in vista dell'imminente compleanno,e fatidica data: il 20 settembre sono 20 anni,aiuto! finisce l'era-teenager,chissà cosa ci riserva il futuro :)
Per il pan di Spagna:
250 grammi di mascarpone
180 grammi di zucchero
2 uova (tuorli e albumi separati)
Ho mescolato zucchero e tuorli,e li ho lavorati fino a che sono diventati spumosi; ho poi aggiunto il mascarpone. Separatamente ho poi montato gli albumi con un poco di sale; uso la frusta elettrica per montare anche il mascarpone, i tuorli e lo zucchero per rendere più spumoso il tutto. Ho incorporato delicatamente gli albumi al resto.
Per l'assemblaggio: ho tagliato il pan di spagna in tre strati,bagnato ognuno con espresso e un cucchiaio di Baileys,poi strato di crema e grattatina di cioccolato sopra,così per tutti gli strati...spolverata di cacao finale,riposo in frigorifero...e poi,forchettina alla mano,sapete benissimo cosa fare :)
Cucinare ho cucinato,ma niente che ritenessi così sconvolgentemente interessante da postare in questo mese e mezzo (ehm ehm) di assenza.
Si dà il caso però che sabato sentissi l'impellente necessità di un tiramisù,che mantenesse lo stesso sapore (caffè e mascarpone,abbinamento paradisiaco!) ma in un formato insolito (almeno per i miei standard;).
Ecco quindi la mia Torta Tiramisù: niente di così sconvolgentemente interessante,ma il gusto,beh,quello sì degno di nota;)
Un dolce regalo che mi sono fatta in anticipo, in vista dell'imminente compleanno,e fatidica data: il 20 settembre sono 20 anni,aiuto! finisce l'era-teenager,chissà cosa ci riserva il futuro :)
Per il pan di Spagna:
5 uova, 150 gr di zucchero, 60 gr di farina, 60 gr di fecola, un pizzico di sale.
1) Sgusciare in una ciotola le uova intere. Frullare a lungo (circa 15 minuti)con uno sbattitore a frusta le uova e lo zucchero , finché diventano una massa gonfia, ben spumosa e di colore giallo chiaro, fino a che sollevando le fruste e lasciando cadere un po' di composto sull'impasto montato il filo di pasta "scrive".
2) Aggiungere la farina e la fecola mescolate insieme, versandole a pioggia setacciando, e mescolarle delicatamente con un cucchiaio di legno, in modo che si incorpori al composto senza smontarlo.
3) Versare l'impasto al centro dello stampo bene imburrato e infarinato, livellarlo bene dando un paio di colpi sul tavolo con la teglia piena, e infornare a 150° - in forno già caldo - per circa 40 minuti.
2) Aggiungere la farina e la fecola mescolate insieme, versandole a pioggia setacciando, e mescolarle delicatamente con un cucchiaio di legno, in modo che si incorpori al composto senza smontarlo.
3) Versare l'impasto al centro dello stampo bene imburrato e infarinato, livellarlo bene dando un paio di colpi sul tavolo con la teglia piena, e infornare a 150° - in forno già caldo - per circa 40 minuti.
Per la crema al mascarpone (stesse dosi di questa )
250 grammi di mascarpone
180 grammi di zucchero
2 uova (tuorli e albumi separati)
Ho mescolato zucchero e tuorli,e li ho lavorati fino a che sono diventati spumosi; ho poi aggiunto il mascarpone. Separatamente ho poi montato gli albumi con un poco di sale; uso la frusta elettrica per montare anche il mascarpone, i tuorli e lo zucchero per rendere più spumoso il tutto. Ho incorporato delicatamente gli albumi al resto.
Per l'assemblaggio: ho tagliato il pan di spagna in tre strati,bagnato ognuno con espresso e un cucchiaio di Baileys,poi strato di crema e grattatina di cioccolato sopra,così per tutti gli strati...spolverata di cacao finale,riposo in frigorifero...e poi,forchettina alla mano,sapete benissimo cosa fare :)
mercoledì 3 agosto 2011
Barcellona: qualche dritta...e molta nostalgia
Dal ritorno lunedì notte,non faccio altro tutto il giorno che dormire e ripensare a Barcellona e a ciò che ho lasciato. Una di quelle città con le quali cominci a prendere confidenza da subito,ma che necessitano di un'altra visita per essere godute appieno.
Ecco alcune delle mie impressioni:
1) Gaudì visto dalle foto sui libri non è niente in confronto al vero: a Parc Guell tutte abbiamo avuto i brividi nella sala delle 100 colonne,e siamo rimaste abbagliate dalla bellezza e leggerezza delle architetture. La Sagrada Familia è incompiuta ancora (e chissà mai quando sarà finita) ma ci si perde a guardarla,i dettagli sono mille; non apprezzavo molto Gaudì,ma ho completamente cambiato opinione, è stata una rivelazione.
Casa Battlò illuminata la sera è da togliere il fiato; approfittate della terrazza aperta fino alle 12 di sera per un drink.
2) Girare per la città di giorno e per i locali la sera,moltiplicato per sei giorni, è decisamente stancante (se mai ci fosse stato qualche dubbio;).
Se siete duri a morire come noi, e volete approfittare di tutto ciò che offre Barcellona,ecco i consigli per il giorno:
Montjuic: il Padiglione di van der Rohe, stadio olimpico, Fondazione Mirò, il MNAC (museo di arte catalana), la Fontana Magica ( la sera è illuminata dai giochi di luce al ritmo di musica). Per avere una vista complessiva di Placa Espanya salite sulla terrazza dell'Arenas de Barcelona.
Architetture di Gaudì: Sagrada familia,Parc Guell, la Pedrera e Casa Battlò.
Il Museo Picasso per scoprire un Picasso diverso dal solito.
Obbligatorio un giro sulle Ramblas,ma soprattutto perdetevi sulle laterali e lasciatevi portare dal flusso delle persone, fino a scoprire i negozi più piccoli e particolari,che la sera si trasformano in locali frequentati dalla gente di Barcellona.
...e la sera:
c'è solo da scegliere cosa fare,i locali sono tutti concentrati sulla Barceloneta: Opium mar e Shoko le discoteche più frequentate,poi al porto i vari locali in cui si entra gratis,sempre affollati di gente e animati.Il Razzmatazz propone le serate più diverse e per appassionati di musica.
La spiaggia è bella,ampia; se la serata è andata bene,gustarsi l'alba sui lettini di pietra è la conclusione perfetta!
3) Cibo?Consigliatissimo il Ristorante 7 Portes sotto i Pòrtics d'en Xifrè,in Passatge Isabel II dal 1836 : una paella fantastica,e la migliore crema catalana mai mangiata, in un'atmosfera d'altri tempi.
Sicuramente ci ritornerò, c'è ancora tanto da scoprire e da vivere a Barcellona!
Ecco alcune delle mie impressioni:
1) Gaudì visto dalle foto sui libri non è niente in confronto al vero: a Parc Guell tutte abbiamo avuto i brividi nella sala delle 100 colonne,e siamo rimaste abbagliate dalla bellezza e leggerezza delle architetture. La Sagrada Familia è incompiuta ancora (e chissà mai quando sarà finita) ma ci si perde a guardarla,i dettagli sono mille; non apprezzavo molto Gaudì,ma ho completamente cambiato opinione, è stata una rivelazione.
Casa Battlò illuminata la sera è da togliere il fiato; approfittate della terrazza aperta fino alle 12 di sera per un drink.
2) Girare per la città di giorno e per i locali la sera,moltiplicato per sei giorni, è decisamente stancante (se mai ci fosse stato qualche dubbio;).
Se siete duri a morire come noi, e volete approfittare di tutto ciò che offre Barcellona,ecco i consigli per il giorno:
Montjuic: il Padiglione di van der Rohe, stadio olimpico, Fondazione Mirò, il MNAC (museo di arte catalana), la Fontana Magica ( la sera è illuminata dai giochi di luce al ritmo di musica). Per avere una vista complessiva di Placa Espanya salite sulla terrazza dell'Arenas de Barcelona.
Architetture di Gaudì: Sagrada familia,Parc Guell, la Pedrera e Casa Battlò.
Il Museo Picasso per scoprire un Picasso diverso dal solito.
Obbligatorio un giro sulle Ramblas,ma soprattutto perdetevi sulle laterali e lasciatevi portare dal flusso delle persone, fino a scoprire i negozi più piccoli e particolari,che la sera si trasformano in locali frequentati dalla gente di Barcellona.
...e la sera:
c'è solo da scegliere cosa fare,i locali sono tutti concentrati sulla Barceloneta: Opium mar e Shoko le discoteche più frequentate,poi al porto i vari locali in cui si entra gratis,sempre affollati di gente e animati.Il Razzmatazz propone le serate più diverse e per appassionati di musica.
La spiaggia è bella,ampia; se la serata è andata bene,gustarsi l'alba sui lettini di pietra è la conclusione perfetta!
3) Cibo?Consigliatissimo il Ristorante 7 Portes sotto i Pòrtics d'en Xifrè,in Passatge Isabel II dal 1836 : una paella fantastica,e la migliore crema catalana mai mangiata, in un'atmosfera d'altri tempi.
Sicuramente ci ritornerò, c'è ancora tanto da scoprire e da vivere a Barcellona!
lunedì 25 luglio 2011
La testa è già a Barcellona
Mercoledì sarò a Barcellona...anche se la testa è in Spagna ormai da qualche giorno.
L'ultima volta che ho preso un aereo è stato a Novembre scorso,quando di voli ho fatto un'indigestione: ben 16 voli per viaggiare tra Cile, Argentina e Isola di Pasqua (maaaamma che nostalgia di quei posti meravigliosi!). ...
Ma è solo a me che capita di avere ogni tanto una crisi di astinenza da volo? Quando vedo una scia in cielo e un aereo sento la mancanza dell'aereoporto e del volo in sè, non tanto dell'arrivare a destinazione, ma proprio la sensazione di novità,l'attesa,la speranza e il senso di libertà...
Comunque ora manca veramente poco....Non vedo l'ora, una vacanza con le mie donne,le mie cinque amiche fidate, tra arte,cultura,spiagge e serate di movida.
Si apre il pronostico su quante ore riusciremo a dormire nei sei giorni tra mercoledì e lunedì:)
...ah,consigli e indirizzi da non perdere sono ben accetti ;)
Etichette:
viaggi barcellona
Ubicazione:
Venezia, Italia
giovedì 7 luglio 2011
Tiramisù ai cantuccini
Avevo detto che avrei trovato un modo diverso di utilizzare i cantuccini,e infatti eccolo qua. Nessuna ricetta complicata,solo un tiramisù con un twist in più!
Non è tutta farina del mio sacco, avevo assaggiato qualcosa di simile all' Osteria Diavolo Rosso, un ristorante toscano (e non poteva essere altrimenti...); l'idea era ottima,come il risultato,anche se la crema troppo dolce per i miei gusti.
Quindi, perchè non provare a farla a casa? Stessa idea, diversi ingredienti, risultato ottimo :)
Come sempre la crema per il tiramisù la faccio un pò a caso; la "regola" che mi è stata insegnata del "un uovo,un etto di mascarpone e un etto di zucchero" non la rispetto mai, preferisco che la crema non sia troppo dolce per poter esaltare il sapore del caffè.
Le altre modifiche? Ho sbriciolato 3 amaretti amaretti che ho aggiunto alla crema del primo strato per introdurre una consistenze e sapore leggermente diverso; alla bagna di caffè ho aggiunto poi 2 cucchiai di liquore all'amaretto (non prevale,ma rende più profondo il gusto).
Ed ecco come ho fatto...
Per la crema al mascarpone:
250 grammi di mascarpone
180 grammi di zucchero
2 uova (tuorli e albumi separati)
Ho mescolato zucchero e tuorli,e li ho lavorati fino a che sono diventati spumosi; ho poi aggiunto il mascarpone. Separatamente ho poi montato gli albumi con un poco di sale; uso la frusta elettrica per montare anche il mascarpone, i tuorli e lo zucchero per rendere più spumoso il tutto. Ho incorporato delicatamente gli albumi al resto. Crema fatta!
Non mi è restato altro da fare che prendere un terzo della crema e aggiungere gli amaretti.
L'assemblaggio:
Per sei bicchieri monoporzione:
Ho sbriciolato 1 cantuccino o 2 per coprire il fondo del bicchiere; ho bagnato con il caffè (4 tazzine di espresso un pò lungo )a cui ho aggiunto due cucchiai di Disaronno. Ho aggiunto poi delle briciole di cantuccini non inzuppate,per trovare dei pezzettini croccanti fra gli strati. Ho aggiunto due cucchiai di crema agli amaretti ad ogni bicchiere; con lo stesso metodo ho poi fatto un altro strato,usando la crema al naturale. Sopra i cantuccini ho aggiunto altra crema,e completato con altri biscotti sbriciolati, ma con la composizione degli strati potete sbizzarrirvi.
Ho voluto fare sei bicchieri monoporzione; è un piccolo dolcetto per festeggiare il compleanno di mio fratello...I festeggiamenti in grande dureranno il weekend (i 18 anni si compiono una volta sola!) ma a cena era d'obbligo un dolcetto. Ho assaggiato la sesta coppetta che era una piccola anteprima di assaggio per il fratello che non voleva aspettare stasera...che dire,goduriosissima..e al diavolo la dieta!:)
Non è tutta farina del mio sacco, avevo assaggiato qualcosa di simile all' Osteria Diavolo Rosso, un ristorante toscano (e non poteva essere altrimenti...); l'idea era ottima,come il risultato,anche se la crema troppo dolce per i miei gusti.
Quindi, perchè non provare a farla a casa? Stessa idea, diversi ingredienti, risultato ottimo :)
Come sempre la crema per il tiramisù la faccio un pò a caso; la "regola" che mi è stata insegnata del "un uovo,un etto di mascarpone e un etto di zucchero" non la rispetto mai, preferisco che la crema non sia troppo dolce per poter esaltare il sapore del caffè.
Le altre modifiche? Ho sbriciolato 3 amaretti amaretti che ho aggiunto alla crema del primo strato per introdurre una consistenze e sapore leggermente diverso; alla bagna di caffè ho aggiunto poi 2 cucchiai di liquore all'amaretto (non prevale,ma rende più profondo il gusto).
Ed ecco come ho fatto...
Per la crema al mascarpone:
250 grammi di mascarpone
180 grammi di zucchero
2 uova (tuorli e albumi separati)
Ho mescolato zucchero e tuorli,e li ho lavorati fino a che sono diventati spumosi; ho poi aggiunto il mascarpone. Separatamente ho poi montato gli albumi con un poco di sale; uso la frusta elettrica per montare anche il mascarpone, i tuorli e lo zucchero per rendere più spumoso il tutto. Ho incorporato delicatamente gli albumi al resto. Crema fatta!
Non mi è restato altro da fare che prendere un terzo della crema e aggiungere gli amaretti.
L'assemblaggio:
Per sei bicchieri monoporzione:
Ho sbriciolato 1 cantuccino o 2 per coprire il fondo del bicchiere; ho bagnato con il caffè (4 tazzine di espresso un pò lungo )a cui ho aggiunto due cucchiai di Disaronno. Ho aggiunto poi delle briciole di cantuccini non inzuppate,per trovare dei pezzettini croccanti fra gli strati. Ho aggiunto due cucchiai di crema agli amaretti ad ogni bicchiere; con lo stesso metodo ho poi fatto un altro strato,usando la crema al naturale. Sopra i cantuccini ho aggiunto altra crema,e completato con altri biscotti sbriciolati, ma con la composizione degli strati potete sbizzarrirvi.
Ho voluto fare sei bicchieri monoporzione; è un piccolo dolcetto per festeggiare il compleanno di mio fratello...I festeggiamenti in grande dureranno il weekend (i 18 anni si compiono una volta sola!) ma a cena era d'obbligo un dolcetto. Ho assaggiato la sesta coppetta che era una piccola anteprima di assaggio per il fratello che non voleva aspettare stasera...che dire,goduriosissima..e al diavolo la dieta!:)
mercoledì 6 luglio 2011
Cantuccini alle nocciole
Un giorno ti svegli con un'improvvisa voglia di cantuccini...precisiamo,cucinare cantuccini...meglio,provarci per la prima volta.
E sperare ti ricordino quelli assaggiati a Firenze all' Osteria del cinghiale bianco , i più buoni che tu abbia mai mangiato ( sei sicura che non dipendeva dal Chianti classico riserva e dal Vin Santo allegramente benuti, dall'atmosfera romantica e dal bel commensale che avevi di fronte). Beh, perfetti per alleviare la nostalgia improvvisa! E se un esperto di cantuccini, il "suocero" ha dato l'approvazione entusiasta, si può andare tranquilli :)
E sperare ti ricordino quelli assaggiati a Firenze all' Osteria del cinghiale bianco , i più buoni che tu abbia mai mangiato ( sei sicura che non dipendeva dal Chianti classico riserva e dal Vin Santo allegramente benuti, dall'atmosfera romantica e dal bel commensale che avevi di fronte). Beh, perfetti per alleviare la nostalgia improvvisa! E se un esperto di cantuccini, il "suocero" ha dato l'approvazione entusiasta, si può andare tranquilli :)
Cantuccini con nocciole e olio
180g di nocciole
1 limone grattato
1 bustina di lievito
la farina non l'ho pesata ma l'ho aggiunta fino a che raggiungesse la consistenza giusta per fare i rotolini.
1 limone grattato
1 bustina di lievito
la farina non l'ho pesata ma l'ho aggiunta fino a che raggiungesse la consistenza giusta per fare i rotolini.
Ho mescolato insieme i vari ingredienti: zucchero, uova, olio d’oliva, nocciole, la scorza del limone ed in fine ho aggiunto il lievito in polvere e la farina tanto quanto basta per rendere l’impasto facile da maneggaire e da formare dei rotolini di circa 4 cm. Ho formato 4 filoncini (meglio fare due infornate per lasciare spazio all'impasto di crescere). Ho infornato a 180 gradi per 15 minuti circa,fino a che siano dorati ma ancora morbidi. Tolti dal forno, li ho fatti raffreddare un pò per tagliarli più facilmente a fette; ho infornato nuovamente per altri 15 minuti, e fatti raffreddare bene prima di mangiarli.
La prossima volta penso di aggiungere della vaniglia , e dopo averli messi nella biscottiera aggiungere la bacca per profumarli e mantenere l'aroma.
Intanto, già ho in mente un modo per riutilizzarne un pò....:)
lunedì 4 luglio 2011
Cake di cioccolato al fiordisale
Ricetta poco estiva, abbastanza calorica ma super buona. Non ricordo dove l'ho presa (di sicuro nei miei vagabondaggi sulla rete), ma è stato amore a prima vista..e il risultato mi ha dato ragione. Io ho utilizzato una confezione di cacao al sale dolce di Cervia preso in un bellissimo negozio di dolcezze a Rovereto, in occasione di una visita al Mart (approposito,fino al 24 c'è un'interessante mostra sugli impressionisti ).
Non potevo sperare in un utilizzo migliore per questo cioccolato; lo scetticismo della famiglia su questo cacao al sale si è trasformato in estasi: la croccantezza delle nocciole, il contrasto con il sale... Davvero buonissimo.
Ingredienti:
300g di cioccolato fondente (io ho usato 120 grammi cioccolato al sale di cervia e altro cioccolato fondente)
200g di zucchero
120g di burro
100g di farina
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
5 uova
1 cucchiaino scarso di fleur de sel (che io ho omesso)
una manciata di nocciole tritate e tostate
200g di zucchero
120g di burro
100g di farina
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
5 uova
1 cucchiaino scarso di fleur de sel (che io ho omesso)
una manciata di nocciole tritate e tostate
Preriscaldate il forno a 180°. Fate fondere il cioccolato a bagnomaria (ho tenuto da parte circa 30 grammi di cioccolato al sale), unite il burro e lasciatelo sciogliere.
Mescolate bene: il composto deve risultare liscio ed omogeneo.
In una ciotola capiente sbattete (con la frusta elettrica) uova e zucchero sino a che diventeranno quasi bianche, quindi unitevi il cioccolato fuso a filo, sempre mescolando.
Unite a poco a poco lievito e farina spolverandoli sul composto con un setaccio mentre continuate a mescolare dall’alto verso il basso. Imburrate uno stampo rettangolare, foderatelo di carta da forno e versatevi il composto a strati, spolverandone ognuno con pizzico di fior di sale (ho usato qui il mio cioccolato tenuto da parte e spezzettato). Terminare aggiungendo una manciata di nocciole tritate e tostate mischiate ad un altro po’ di cioccolato.
Infornate e cuocete per una ½ ora a 180°, poi abbassate a 175 per 20 minuti e finite gli altri 20 minuti a 170°.
Mescolate bene: il composto deve risultare liscio ed omogeneo.
In una ciotola capiente sbattete (con la frusta elettrica) uova e zucchero sino a che diventeranno quasi bianche, quindi unitevi il cioccolato fuso a filo, sempre mescolando.
Unite a poco a poco lievito e farina spolverandoli sul composto con un setaccio mentre continuate a mescolare dall’alto verso il basso. Imburrate uno stampo rettangolare, foderatelo di carta da forno e versatevi il composto a strati, spolverandone ognuno con pizzico di fior di sale (ho usato qui il mio cioccolato tenuto da parte e spezzettato). Terminare aggiungendo una manciata di nocciole tritate e tostate mischiate ad un altro po’ di cioccolato.
Infornate e cuocete per una ½ ora a 180°, poi abbassate a 175 per 20 minuti e finite gli altri 20 minuti a 170°.
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